VUP, Verona University Press, è una piattaforma per la distribuzione di riviste e collane editoriali on line organizzata dal Sistema Bibliotecario di Ateneo.
La VUP intende fornire alla comunità accademica dell’Università di Verona un servizio di distribuzione on line di iniziative editoriali scientifiche in Open Access e di supporto alla loro realizzazione.

I servizi della VUP sono rivolti a tutta la comunità accademica dell’Università di Verona interessata alla distribuzione di iniziative editoriali scientifiche in Open Access.

Riviste

  • State Archives of Assyria Bulletin

    State Archives of Assyria Bulletin pubblica studi relativi all’età dell’impero neo-assiro (ca. 1000–612 a.C.), dal punto di vista filologico, archeologico, storico, storico-religioso, culturale, economico, amministrativo, ideologico e comunicativo, riguardanti l’Assiria e gli stati vicino-orientali circonvicini. Accetta anche articoli scientifici relativi ai periodi immediatamente precedenti e successivi (età medio-assira, imperi neo-babilonese e persiano achemenide), con particolare attenzione al mondo culturale e religioso della Bibbia, e ai contatti di ogni tipo con il mondo egeo e greco della prima metà del I millennio a.C.

  • PHILM. Rivista di filosofia e cinema

    PHILM. Rivista di filosofia e cinema nasce per indagare i nodi problematici della contemporaneità, attraversando le forme espressive del cinema, della video-arte e della dimensione audiovisiva in generale. Questa indagine parte dalla convinzione a cui è ispirato il primo numero della rivista, dedicato alle costruzioni del reale: oggi è più che mai necessario interrogarsi sul confine mobile tra immaginario e realtà, tra dimensione iconica e mondo reale, tra schermi e pratiche, tra visuale e gestuale, nella misura in cui concorrono a disegnare insieme il paesaggio culturale del presente e del futuro.

    La ricerca che PHILM vuole condurre nella pluralità di voci che vi partecipano e che vi prenderanno parte riguarda pertanto non solo il cinema in senso classico, bensì più diffusamente i modi in cui l’uso dei nuovi dispositivi trasforma la percezione e genera così specifici processi di soggettivazione. Al centro dell’interesse non c’è solo l’effetto di realtà che le immagini producono. I nuovi dispositivi modificano le nostre coordinate spazio-temporali, ridefinendo il significato stesso del concetto di esperienza e quindi quello di soggettività. In questo senso, diventa fondamentale interrogare il rapporto tra dimensione visuale e figure del linguaggio contemporaneo come luogo d’intersezione in cui l’immaginario prende forma.

    La rivista si propone come un percorso di ricerca aperto a prospettive transdisciplinari. La sua vocazione filosofica si alimenta nel coinvolgimento di storici e teorici del cinema, estetologi, antropologi e artisti che riflettano sul rapporto fra cinema e pensiero. Qui gli strumenti della filosofia e le pratiche cinematografiche si incontrano per indagare i temi che costituiranno il percorso monografico di ogni numero.

    Al centro dell’interesse non c’è solo l’effetto di realtà che le immagini producono. I nuovi dispositivi modificano le nostre coordinate spazio-temporali, ridefinendo il significato stesso del concetto di esperienza e quindi quello di soggettività. In questo senso, diventa fondamentale interrogare il rapporto tra dimensione visuale e figure del linguaggio contemporaneo come luogo d’intersezione in cui l’immaginario prende forma.